domenica 21 febbraio 2010

LIZZOLA - RISALITA DEGLI IMPIANTI IN SCI ALPINISMO












800 Metri di dislivello (calcolati dal paese - quota 1262 mt - sino al rifugio posto in cima alle piste - quota 2028 mt) tutti da sciare. Le piste sono belle, abbastanza varie e di difficoltà mai elevata.
Piste quindi ottime non solo per la discesa ma, quando magari si è impossibilitati ad andare in fuori pista per il rischio valanghe elevato, anche per gli scialpinisti, i ciaspolatori (definiti dal mio compagno Riki Trekker invernali) ed i ciaspolatori tavolari (alias ciapolatori snowboarder)...

Come di facile intuizione oggi io e Riki siamo stati a risalire gli impianti a Lizzola... d'altra parte il rischio valanghe era a 4 e le pareti tutte intorno (come si vede dalle foto) erano letteralmente invasate di neve!!

Lo considero un buon allenamento in quanto non vi sono mai tratti in piano (come invece a accade agli Spiazzi di Gromo) e ci si fa un po' di gamba... ehm ehm... soprattutto se gli sci che ti hanno noleggiato hanno l'alzatacco andato :).

In un'ora e mezza o due (dipende dal passo o dalle soste per regolare le bacchette che immancabilmente oggi si smollavano ... che giornata!) sei in cima a goderti un bel tagliere di affettati, formaggi e birretta, insieme alle rifugiste che cantano "Gianna Gianna Gianna" da dietro al bancone.
Esperienza domenicale da ripetere, magari anche in compagnia di amici!!

domenica 14 febbraio 2010

La montagna a chi la ama, senza limitazioni


Alcuni giorni fa, alcuni esponenti del Governo italiano, hanno accusato genericamente tutti tutti i frequantatori della montagna tacciandoli come irresponsabili e provocatori di slavine. Si ventila altresì l'ipotesi di un aggravamento di pena per chi dovesse provocare una valanga, e sanzioni pecuniarie (fino a 5000 euro) per chi si trovasse a praticare la propria attività alpinistiva (con particolare riferimento allo sci alpinismo) quando il bollettino valanghe segnalasse la non idoneità delle condizioni della neve.

In seguito il Presidente Generale del Cai, lunedì 8 febbraio, ha redatto un comunicato ribadendo anzitutto la libertà di accesso alla montagna, unita però all'importanza che va attribuita alla protezione del patrimonio naturale e culturale che costituisce la montagna.


Ho personalmente imparato settimana scorsa da un amico che l'accettazione del rischio è parte integrante dell'andare in montagna, che non vi è montagna pura senza rischio.

Fondamentale è però la corretta valutazione delle proprie capacità e delle condizioni ambientali, variabili estremamente mutevoli in un anbiente tanto bello quanto a volte ostile all'individuo umano.

Few days ago, some members of Italian government, have accused generally all people who frequent the mountain notches as irresponsible provocateurs of avalanches. It also airs the possibility of an aggravation of punishment for those who were to lead to an avalanche, and fines (up to 5000 euros) for those who come to practice their mountaineering activities (with particular reference to the alpine skiing) when the avalanche report signaled the unsuitability of the snow conditions.

Following the general president of CAI, Monday February 8, drafted a statement reiterating the first free access to the mountain, though linked to the importance to be attached to the protection of natural and cultural heritage which forms the mountain.

I have personally learned last week from a friend of mine that the acceptance of risk is an integral part of going to the mountains, there is no pure mountain without risk.
But the key is proper assessment of their capabilities and environmental conditions, changing variables in a very special romantic as beautiful as it is sometimes hostile to the individual human being.
,

lunedì 8 febbraio 2010

GRAZIE ALBERTO




































Sul mio cellulare c'è ancora il tuo numero. Non riesco a cancellarlo. Mi sembra di farti un affronto, mi sembra di voler cancellare il tuo ricordo.


A volte lo guardo, anche se so che non mi risponderai più.



Dal 12 luglio 2009 quel numero è rimasto solo un simbolo della tua presenza.


E credo che non lo cancellerò, non ne ho il motivo.


Una volta ho persino provato a chiamarti... per un istante ho sperato di sentire la tua voce dall'altra parte che mi diceva "Taty, cosa fai? Vieni a rampare a Predore?".



Lo Spigolo Nord in Presolana.. me lo avevi promesso.. avremmo dovuto andare la domenica dopo. Ho giurato che non ci sarei più andata, non senza di te. Ora ho maturato la consapevolezza che il giorno in cui toccherò la sua roccia, sarà perchè finalmente lo starò tirando tutto io, come avresti fatto te per me. Lo farò con la tua foto nello zaino e con il tuo sorriso nel cuore.



In cima all'Albertini, in Grignetta, sotto un masso, c'è una foto Alberto.


Su quella foto ci siamo io, TE e Fede. Abbracciati. Sorridenti. E stata la prima via che ho tirato e l'ho dedicata a te. Al mio angelo protettore.






E' stato bello conoscerti, scalare con te, imparare da te. Ma non imparare la tecnica e le manovre. Non solo. Tu mi hai insegnato, senza parole, l'arte dell'amare le cose semplici ma immense che la natura regala. Mi hai insegnato a godere di ogni istante, di ogni minimo particolare.




Mi hai insegnato che un raggio di sole, l'ultimo della giornata, o il primo, che si infrange contro la roccia ti può ripagare di tutta una settimana di fatiche.




Tu mi hai insegnato, i tuoi occhi e la leggerezza con la quale volavi sulla roccia.




Ora Albi le ali le hai per davvero. Ora e per sempre. E sostieni e miei passi. I miei, e quelli di tutte le persone che hai amato.






Era quanto meno doveroso un saluto a te, mio maestro.






Ta

















domenica 7 febbraio 2010


Tante, tante, tante volte, incontrando persone che amano la montagna, ho chiesto loro quale sia la ragione di fondo, quella vera, per cui un essere umano sia portato a fare fatica, a sudare, a rischiare a volte, pur di conquistare una vetta.
Cosa è la montagna? Quale è la forza irresistibile che spinge la persona a salire verso l'alto?
Non mi sono data ancora una risposta. E forse il vero motivo è che questa risposta non esiste.
Ognuno, forse, ha la sua motivazione di fondo che rimane, tuttavia, oscura a tutti coloro che non condividono la sua stessa passione.

Montagna è...

Montagna è emozione, sentimento, passione, liberazione, ribellione,
è sapere quale è il punto di partenza, senza dare per scontato quello di arrivo,
è fatica, sudore, sublimazione dei sensi,
annullamento in qualcosa di più grande,
liberazione totale da ogni forma di pensiero negativo,
è sentirsi grandi
e nel contempo incredibilmente minuscoli,
è saper controllare le proprie paure,
è sapere risonoscere i propri limiti,
è avere la forza, il coraggio di riconoscere le sconfitte
e tornare indietro.
Montagna è guardare sotto e riconoscere i propri passi
guardare in alto e vedere che c'è ancora moltissimo da fare.
Montagna è lavorare tutta la settimana aspettando il sabato e la domenica
con la stessa ansia con la quale si aspetta di incontrare la persona che si ama.
E' un sentimento. E' amore. E non saper rinunciare a quello che si ama.
E' qualcosa di grande, che sta dentro, e che non si può però tenere dentro
perchè esce con tutta la sua forza...

Ta


venerdì 5 febbraio 2010

Un saluto alla Stella Roby


Questa sera (05/01/2010ore 21.00) presso la sala conferenze del Palamonti (C.a..i. Bergamo)ricordiamo l'amico alpinista Roby Piantoni
in una serata intitolata “CIAO ROBY”
La scomparsa di Roby Piantoni ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo dell’alpinismo. Descritto da chi ha avuto la fortuna e il privilegio di conoscerlo personalmente come un ragazzo solare (la foto qua a lato sembrerebbe più che mai esplicativa...), che amava le montagne più di ogni altra cosa. Ed è anche grazie alle esperienze vissute in quei luoghi che più volte gli avevano regalato forti emozioni che Roby ha realizzato il progetto di solidarietà "Insegnanti per il Nepal". Una serata nella quale, grazie anche all'aiuto dell'amico di Roby, Marco Astori, si potranno saggiare le sue imprese, i suoi sogni e le sue passioni attraverso un filmato realizzato per l'occasione.
Si avrà infine l’occasione di dare continuità a alla sua importante iniziativa di solidarietà. Come consuetudine, infatti, verrà esposta la mostra fotografica con gli scatti più belli di questi Mondi Elevati. Splendide foto messe in vendita per raccogliere fondi per questo sogno di grande alpinismo, altruismo e umanità di Roby.
Inutile dire altro. Inutile qualsiasi commento. Sarebbe superfluo. Il vuoto che questo personaggio ha lasciato nei cuori di chi lo amava è, e rimane, la testimonianza di quello che era, e sarà.
CIAO ROBY

giovedì 4 febbraio 2010

luglio 2009 - ALBIGNA - MOSAICO
















Difficoltà: max VI+ (probabilmente 1 passo obbligato).
Sviluppo:circa 300 metri + la parte terminale della cresta NE (circa 200 m).
Attrezzatura: qualche nut e friend, la via è chiodata a spit, soste con anelli resinati da collegare. Esposizione: est (NE per la cresta terminale).
Periodo consigliato: dalla tarda primavera all'autunno, dipende dalle precipitazioni nevose della stagione.
Tempo salita: circa 5h per la salita completa e 30' per la discesa.
Primi salitori: la via è il risultato della combinazione di più vie:
1° pilastro: R. Ruch, H. Furrer, 1982
2° pilastro: R. Rossi, F. Giacomelli, C. Pedroni, D. Scari, 1978
3° pilastro: P. Nigg, L. Proyer, 1967





Note: bella e completa salita.Attenzione a lame e massi instabili.Attenzione alle rocce lichenate della prima parte della via.Via protetta a spit ma da non sottovalutare, nel complesso di stampo alpinistico.

mercoledì 3 febbraio 2010

2009
















































































































































































































Il 2009... avevo creato questo blog e deciso di pubblicare un sacco... epoi mi sono scordata di averlo!! Vergogna...


Posso rimediare... il 2009 è stato un anno grandioso .. mi sono innamorata della montagna e dell'arrampicata e non solo...