lunedì 19 novembre 2012

18/11/2012 Rif. Coca e Lago di Coca (Alta Val Seriana)


 
Domenica, complice il cielo azzurro ondulato di nuvole, sono salita in zona Coca. Nonostante le previsioni avessero malignato sull’intero week end, alla fine un sole debole e a tratti malato mi ha scortata, spiandomi timido, per l’intera giornata, dal velo grigiastro del cielo sopra le cime.

Una di quelle giornate in cui prevale la voglia di camminare, faticare, sudare, sentire il cuore che ti scoppia in petto e il sangue che pulsa nelle vene, prepotente. Una di quelle giornate in cui pensi che, anche morissi, i miei occhi contemplerebbero ciò che vorrei serbare come ultimo ricordo.


Il silenzio che si fa penetrante. Un silenzio assordante a tal punto che un urlo, gettato al vento, ti rincuora, e il suo eco ti tiene compagnia.
Seduta sul terrazzino del Coca, avvolta in una coperta dell’invernale, ho chiacchierato amabilmente con un ragno che zampettava tranquillo sul muro, diretto chissà dove. Questo fino a che non sono arrivate le prime persone.

I “Ciao”, le voci, le risa… troppo rumore per una domenica in cui si cerca il silenzio.

Abbandonato lo zaino sono salita fino al lago, per metà coperto da un sottilissimo strato argentato, calpestando le prime, ultime lingue di neve, romanticamente accarezzate dai tiepidi raggi del sole.

Ta’


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