sabato 22 gennaio 2011

22/01/2010 STAMATTINA HO SVEGLIATO LA REGINA ! :)



Questa è la storia di una mezza idea, nata nel cuore, formalizzata nella mente, realizzata dal corpo.
Cuore, mente e corpo: eh sì! Sono proprio necessari tutti e tre per andare in montagna!
Il cuore, che corrisponde alla passione e ai sentimenti che permettono di svegliarsi alle 4 di mattina e iniziare a camminare che è ancora buio;
la mente, che formalizza i desideri, ragiona e valuta ciò che è fattibile (distinguendo da quello che invece è meglio rimanga un sogno),
il corpo, perchè senza quello.. gli altri due sarebbero inutili.

Sveglia alle 4 dunque e partenza alle 5:30 da Passo della Presolana, temperatura alla macchina: -9.
La mia auto è la prima a occupare il parcheggio adiacente alla chiesetta del Passo. Lo zaino è già pronto, la frontale in testa.
Il bosco è buio, nonostante in cielo la luna sia quasi piena. Silenzio assoluto. Unico rumore: i miei passi.
All'inizio provo un po' di paura, poi la mente si distende e quel buio diventa il mio mondo e, strano a dirsi, mi sento a mio agio. Mi fermo, di tanto in tanto, e ascolto. Immaginavo che il bosco riservasse un sacco di rumori notturni, ma non è così. Un silenzio irreale.
Immaginavo che schiarisse presto, invece il sole si farà attendere a lungo e mi sorprenderà (anzi lo dovrò aspettare!!!) una volta arrivata al Bivacco Città di Clusone. Immaginavo un sacco di cose insomma, forse troppe...
I raggi purpurei colpiscono prima la neve, poi le pareti.
La Regina giaceva addormentata mentre mi inerpicavo sul suo manto bianco, accorgendosi di me solo al risveglio.
"Sveglia Regina!" Urlo. Urlo perchè sono sola, qua. E perchè sono felice. Urlo perchè questo posto mi apre il cuore. Urlo perchè Lei mi deve sentire. Urlo per ricordare Alberto e la mia prima via sulla Bramani Ratti. Già. Guardo le pareti. Urlo ancora "Ciao Alby, hai visto che non ho mollato?!". Una lacrima, ma questa volta di gioia.

8 commenti:

  1. troppo bella l alba in montagna...
    cè sempre ma ogni volta sembra la prima volta...

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  2. complimenti. davvero.
    riconosco tutti questi attimi. è vero, iniziare il proprio cammino solitario addentrandosi soli nel cuore della montagna fa sempre un pò paura all'inizio, poi di colpo tutto ciò che ci circonda sparisce, o meglio ne diveniamo indifferenti; il nostro mondo si costituisce in un attimo solamente del cono di luce della nostra pila frontale, il terreno che calpestiamo, e il rumore dei nostri passi, assordante a volte, un rumore che può essere udito da chissà quale belva feroce, e allora il nostro cuore che già pulsa per lo sforzo della salita comincia ad accelerare ulteriormente, e la fatica passa come in secondo piano: "ormai sono qui, sì, vado avanti, ormai la cazzata l'ho fatta, succeda quello che succeda!"...il primo raggio di sole che comincia a tingere di colore la roccia e la neve però stravolge tutto. Un'alba da Soli in montagna è come la prima alba della propria vita...come da bambini, in quell'istante ci si sente come i custodi di quel posto...non importa se di lì a qualche ora sarà solcato da altre persone...in quell'istante siamo noi i padroni...un istante che può rimanere in eterno dentro di noi.
    brava

    C

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  3. Complimenti Tà , appena ho letto questa tua esperienza in solitaria mi sono detta : " che coraggio ha questa ragazza!"Già altre volte, grazie a questo blog,ho notato la tua forza, la tua determinazione accompagnata sempre da tanta sensibilità,e questa è un'altra e nuova riprova!Spero di poter leggere ancora di queste tue esperienze perchè mi fanno sognare ad occhi aperti, e magari perchè no ,possano diventare motivo d'incoraggiamento, anche se io a differenza tua,non ho tutta la grinta e le conoscenze che hai sulla montagna.Continua così!!! Grazie Alessia

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  4. Grazie alessia.. ci conosciamo per caso?
    Ta'

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  5. No purtroppo no, o meglio io ho avuto modo di vederti arrampicare una volta alla falesia di trezzo. Prima conoscevo solo il tuo nome perchè seguo il sito di on ice, e mi ha colpito da subito il tuo modo di scrivere, i tuoi pensieri e il tuo modo di vivere la montagna. In tanti tuoi racconti ho letto della vera poesia e condivido il tuo modo di vivere la montagna.Mi sono permessa di commentare questo tuo racconto perchè, come in quello in cui racconti del senso della montagna, anche questo mi ha affascinato tantissimo. Spero però di non esserti risultata invadente...ciao ciao Alessia

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  6. per niente.. un bacio e un sincero abbraccio! Ta'

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