Lo scorso anno ad agosto, insieme a Klaus, ho fatto un trekking molto carino e poco conosciuto. Il risultato del nostro giringiro è stato un articolo su La Stampa di Torino (scritto da Enrico Martinet), un resoconto dettagliato del trek (di seguito e sul sito del tour) e alcune belle foto di Klaus (con le quali è stata realizzata una mostra itinerante).
SE AVETE QUATTRO/CINQUE GIORNI E NON SAPETE CHE FARE...PERSONALMENTE LO CONSIGLIO.
Il Tour des Combins esiste dal 1996
ed è il risultato di una trentina d’anni di studi. Nel corso dei decenni è
andato incontro a diverse modifiche, diventando via via sempre più
interessante, soprattutto dal punto di vista naturalistico. Nulla di impossibile,
ma richiede gambe allenate e capacità di adattamento a tutte le condizioni
atmosferiche: nello zaino bisogna avere dalla protezione solare ai guanti, per
non congelarsi le mani in caso di pioggia (che può diventare neve anche nel
mese di agosto in prossimità dei passi alpini). Normalmente si articola in sei
tappe, partendo da Saint-Rhémy-en-Bosses o da Bourg-Saint-Pierre e
percorrendolo in senso orario.
L’idea di stravolgerlo è venuta
come la cosa più naturale del mondo. Apri la cartina, la guardi e dal dire al
fare ci passa davvero poco. Pur mantenendosi sullo stesso tracciato, il “Tour
al contrario” parte dall’Italia (da By, da Glacier o da Ollomont in Valpelline)
e richiede un impegno complessivo di 5 giorni. La domanda è : perché?
Perché è più comodo per chi
proviene, come me, da regioni limitrofe alla Valle d’Aosta. Perché richiede un
giorno in meno rispetto a quello “in senso orario”, perché è insensato
precludere la possibilità di percorrerlo in un senso piuttosto che nell’altro e
infine perché a volte è bello fare anche qualcosa di diverso!
15/08/2014 - Tappa 1 - da By ( 2.048 m, Valpelline) alla Cabane
de Chanrion (2.462 m)
I prati verdi e ricchissimi di
fiori lasciano presto il posto ai ghiaioni che portano al Col Fenetre de Durand
(2.797 m). Appena sotto il colle l’occhio del ghiacciaio (caratteristica
conformazione che somiglia, appunto, ad un occhio) osserva attento il viandante
che salendo si dirige verso il confine con la Svizzera, luogo di rilevanza
storica e culturale in cui si ricorda, attraverso una targa, il faticoso e
sofferto passaggio di Luigi Einaudi dall’Italia verso il Vallese mentre “traeva esule in terra elvetica la sua dignità di uomo e di scienziato
valicando nella tormenta questo colle il 23 settembre 1943”.
Sempre in cima, sulla destra, il
Glacier de Fenetre mostra i suoi caratteristici tagli verticali, che lo rendono
simile ad una tela di Fontana.
Scendendo si passa attraverso un
lungo residuo morenico che, a differenza di tanti altri visti in precedenza,
sembra più che altro una terra devastata dai bombardamenti: a farla da padrona
sono ora massi giganteschi, crateri e detriti di diverse dimensioni.
Il sentiero (in Italia segnato dal
rombo giallo TDC e in Svizzera da quello rosso-bianco-rosso) porta attraverso
prati e distese di fiori fino al fondo valle (circa 2.200 m) dove, dopo aver
attraversato il fiume, risale verso il rifugio.
16/08/2014 - Tappa 2 – dalla Cabane de Chanrion (2.462 m) alla
Cabane Brunet (2.103 m)
Partenza ore 7.00 - arrivo ore 18,45 Attenzione: d’ora in avanti è bene avere con sé una cartina dal
momento che, a volte, è facile imboccare sentieri che escono dal TDC. Ad
esempio stare attenti, dal rifugio, a prendere il sentiero che resta in quota e
non scendere verso il fiume.
L’ultimo tratto della giornata, che
conduce al rifugio, è tutto in quota o in discesa. Lo sviluppo è tuttavia
notevole, soprattutto se affrontato dopo le 7/8 ore di cammino che conducono
alla Cabane Panossiere.
Partenza ore 9,45 - arrivo ore 16,00 (con pausa pranzo di 30
minuti circa alla Cabane de Mille)
Il colore che predomina in questa
tappa è il verde. Prati con mucche al pascolo e conche ricche di ruscelli e
laghetti tanto da poter dire “Ah, questa sì che è la Svizzera delle
pubblicità!”.
Dalla Cabane Brunet si giunge,
senza troppo sforzo, al Col de Mille (2.472 m): stupefacente terrazzo sulle
Alpi che, con guglie innevate e lingue glaciali che corrono verso il verde
delle vallate, fanno da spartiacque tra Italia, Francia e Svizzera.
La bellezza del luogo ed il
profumino che esce dalla Cabane de Mille valgono una breve ma soddisfacente
pausa pranzo.
La discesa verso Bourg-Saint-Pierre
è molto lunga e a tratti monotona. Arrivati al paese conviene pernottare
all’Hotel Napoleon (il primo che si incontra proprio alla fine del sentiero e
vicino alla fermata del bus che servirà la mattina seguente per raggiungere la
partenza della penultima tappa). Cucina tipica, squisita, e personale
gentilissimo.
18/08/2014 - Tappa 4 – da Bourg-Saint-Pierre (1.632 m) a
Saint-Rhémy-en-Bosses in bus. Questo trasferimento permette di ripartire lo
stesso giorno dalla frazione di Saint-Rhémy (1.619 m) e di salire a piedi fino
alla Cabane Letey Champillon (2.375 m).
Partenza da Sain-Rhémy ore 10,40 – arrivo ore 17,15
Passando attraverso una fitta
pineta che occupa l’intero versante della montagna e che ripara dal sole si
arriva fino all’attraversamento di un fiume sulle cui sponde si trovano un paio
di baite private e casolari.
Da questo punto inizia la salita
che coincide con l’ultimo vero sforzo del tracciato: la salita al Col de
Champillon (2.708 m). Il sentiero sale diretto il versante della montagna per
poi insinuarsi, una volta svalicata la cresta, in una conca e poi ricominciare
a salire a tornanti verso il Col. In cima si apre d lo spettacolo offerto dalle
creste del Morion e dalla cima del Gran Combin.
La discesa verso il rifugio e
veloce e piacevole.
Dal rifugio è possibile anche
scendere a valle e concludere quindi il tour in 4 giornate. In realtà, non
potendo partire a camminare la mattina presto (per via del tratto che si
precorre in bus), conviene fermarsi un’ulteriore notte in rifugio e godere
dell’ospitalità (e dell’ottima crostata preparata dalla gestrice).
Una valida alternativa per chi ha
solo 4 giorni a disposizione è prendere il bus la sera prima (appena giunti a
Bourg-Sain-Pierre) e pernottare a Saint-Rhémy, per mettersi sul sentiero la
mattina seguente di buon’ora e concludere così il percorso in giornata.
19/08/2014 - Tappa 5 – dalla Cabane Letey Champillon (2.375 m) a
By (2.048 m).
Il sentiero si snoda interamente in
quota e poi in discesa. Se si torna verso By si attraversano incantevoli prati
verdi costellati da baite e malghe.
Un’ultima emozione è regalata da un
passaggio “nella roccia”, più precisamente tra il versante della montagna e una
lama staccata, messo in sicurezza dall’associazione del Tour des Combin con una
griglia sui cui poggiare e piedi e alcune catene, ideale per una foto ricordo
di quest’ultimo tratto.
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