sabato 30 aprile 2011

24/04 Mosquito Coast, Val di Mello




Mosquito Coast, detta anche palestra di arrampicata della Rasega.


gradi: da 5c a 6c, monotiri e "vie" cha vanno dai due/tre tiri

Bella scoperta fatta dopo un piccolo "incidente" che ci ha costretti a fare le doppie e scendere da una via.
Mentre mangiavamo costine e taragna (sublimi) al Rif. Rasega, situato verso fine valle, il rifugista ci ha mostrato un foglietto con le nuove vie della palestrina di roccia situata a 10 min dal rifugio, proprio sulla parete di fronte. Eventualmente, dal momento che la guida della valle non è aggiornata, è consigliabile fare un salto al rifugio a recuperare le relazioni prima di salire alla base della parete.
Si tratta di vie di aderenza pura, roccia ottima, spittatura molto ravvicinata (considerati anche i criteri della valle), adattissima per i neofiti (come me) di questo mondo in "stile spalmen".
Si trova inoltre a nord, per cui è possibile arrampicare anche in piena estate senza finire come bistecche ai ferri.
Consigliata!
Ta'

mercoledì 27 aprile 2011

Ettore.. ha colto l'attimo! Nuova via in San Lucano



OMAGGIO A UN CARO E MERITEVOLE AMICO... QUESTA VOLTA LE MIE PAROLE SAREBBERO SUPERFLUE, DUNQUE VI LASCIO ALLE SUE...

IV Pala di san Lucano, parete Sud, via “Attimo Fuggente”, 800m (ED).

22 e 23 aprile 2011. Gabriele Canu e Ettore Alborghetti.

Lasciati 5 chiodi e 2 cordini solo nella metà superiore.

(In S3 presenti inoltre un chiodo ed un cordino appartenenti presumibilmente ad un tentativo Casarotto - De Donà degli anni ’70: il ritrovamento non ha diminuito la voglia di salire, ha invece stuzzicato la curiosità).

Ciò che ci è successo in quest’ultima gita mi ha veramente fatto capire che bisogna buttarsi e perseguire fino in fondo un sogno, che bisogna cogliere senza rimandare e senza esitare ogni attimo che fugge.
Un concatenarsi di scelte e casualità porta me e Ga ad essere di mattina presto in mezzo ad uno zoccolo in san Lucano; venti minuti in ritardo su di noi altri due ragazzi giungono nel medesimo luogo: ci separa soltanto l’unico tratto in cui assicurarsi , e dalla sosta scambiamo due parole con gli inseguitori che si accingono ad affrontarlo…
Tutti basiti. E’ impossibile. Che probabilità ci sono che due cordate partano lo stesso giorno, alla stessa ora per tentare sulla stessa parete di salire la stessa linea che da decenni aspetta degli esploratori !?
Manco a dirlo e già ci ritroviamo a correre slegati su per i labirintici mughi, verso la nostra parete, la vogliamo: il tacito accordo prevede che a chi per primo arriverà, sarà concesso il tentativo… Un ritmo frenetico fa si che quando alla terza sosta recupero Ga, i due ragazzi giungono all’attacco e rinunciano sportivamente, purtroppo presi alla sprovvista dal nostro assurdo, irrisorio vantaggio. Sono felice di essere già lontano dal suolo, ma provo dispiacere per loro che, come noi, credevano in questo sogno. Colgo l’occasione per ringraziarli della loro cortesia...
Lo stesso giorno ed il seguente saliamo costanti, superando le incognite che ci separano dalla cima, la linea appare logica come l’avevamo immaginata, i tiri si susseguono diventando sempre più sostenuti e delicati. Metro dopo metro la parete si lascia salire, ci è concesso lasciare una nostra traccia su calcare dolomitico, possiamo interpretare la roccia come vuole la nostra fantasia, creare una linea sfruttando l’intuito e la propria esperienza, nient’altro: è una sensazione indescrivibile!
In anticipo su qualsiasi previsione siamo in cima. Niente parole, non servono, un sorriso ed un abbraccio. Foto di rito poi scendiamo leggeri sulla neve, corriamo quasi, siamo in estasi.
Arrivati di nuovo alla macchina troviamo il biglietto della conferma, firmato E. De Biasio:“Eravate voi sulla nuova linea sulla S della IV Pala? Vi abbiamo visto dalla Lastia di Gardès. Cordiali saluti.” Commozione. Ora piove pure, puntuale, ma ora ci sta.
E’ incredibile: non sarebbe stato possibile se fossimo partiti non dico un giorno, ma solo un’ora dopo. Se non avessimo sfruttato la fresca conoscenza del posto, l’allenamento, le ferie, il meteo… Se avessi lasciato spazio ai timori ed alle ansie senza fidarmi dell’entusiasmo dell’amico...Se non avessimo insomma colto l’attimo fuggente, beh, l’avremmo rimpianto per un bel po’.

giovedì 21 aprile 2011

Omaggio alla Val di Mello


E’ un luogo incantato, la Valle, ricco di fascino e mistero.
Sembra di essere travolti da un vortice di fiaba. Entrare in Valle significa fare ingresso in una nuova dimensione, in una sfera di cristallo dalla quale scrutare il mondo, fuori. E’ fondamentale munirsi di self control e andarci coi piedi di piombo, per non scivolare in un tunnel diagonale e cadere nell’ oceano irrazionale delle emozioni, attratti dal flauto magico di un pifferaio, suonato da mani di fata, nell’illusione di raggiungere l’alba del Nirvana. Le vie della Valle sono delle vere e proprie magic line, affascinanti e severe, tanto da indurre alcuni, forse i più temerari, a dire che talvolta sembra di sentire leggero, aleggiare nell’aria, il dolce richiamo dell’aldilà, per poi essere felici di aver terminato quella bella linea e poter dire, in un misto di rammarico e soddisfazione, anche per oggi non si vola.
Gnomi, folletti e fate vagano per i suoi boschi nel profondo della notte, avvolti dal muro del silenzio, sotto la luna nascente. E persino te, o mio lettore, vagando nei suoi silenzi, potresti incontrare situazioni e scenari da favola. E ti inoltreresti fin laggiù, nel profondo della selva, per spiare il nobile Artù intento ad estrarre la sua spada nella roccia.

Ta'

mercoledì 13 aprile 2011

09/04/2011 M.M. Meraviglioso disastro Mellico




10/04/2011 Stelle Cadenti in Antimedale


Lunghezza: 220m (sviluppo)


Diff: VII/VI (A0)

Via bella ma, a mio parere, piuttosto fisica (soprattutto il diedro del penultimo tiro). Nel terzo tiro vi è un tratto di placca molto delicata, ma ben protetta. Se paragonata all’altra via fatta su questa parete, cioè L’Altra Chiappa, sul “facile” la spittatura si allunga un po’ e quindi e meglio.. non volare!!! Se dovessi fare un confronto, come stile di arrampicata, preferisco L’Altra Chiappa. Ta’

lunedì 4 aprile 2011

03/04/2011 La Rossa e il Vampirla al Pilastro Lomasti







Difficoltà: 6b (6a obbl)… ma ho trovato una relazione che la dà anche 6a+.. La fate poi me lo dite??!!

Lunghezza: 180 mt (sviluppo), 6 tiri

Il Pilastro Lomasti ad Arnad non lo avevo mai visto. Ci si arriva aggirando il costone della montagna (ci sono una quarantina di minuti di avvicinamento) ed è .. fascino allo stato puro.
Grande, liscio, imponente, un miracolo che la natura ha voluto porre in una posizione spettacolare. La mattinata è in ombra e prende il sole a partire da metà giornata.
Sei tiri uno più bello dell’altro, a parte il primo che è un po’ sporco (ma non è comunque brutto)
L’arrampicata è su gneiss, super lavorato, a tacche e buchetti (sembra quasi calcare), ruvidissimo, con qualche “passo di fiducia”. La fessura del terzo tiro poi è un po’ di forza, ma spettacolare. Sebbene dalle foto sembri una placca un po’ appoggiata, in realtà è a risalti verticali.
La spittatura non è buona, ma eccezionale… da falesia direi. Le soste sono già collegate con catena (tranne una forse…) e con anelli di calata.
Questa volta la cordata era da tre e la via, due tiri a testa, è stata divertente e rilassante.
Riki: 1° e 2° tiro
Io: 3° e 4° tiro
Guido: 5° e 6° tiro
Se poi ci mettiamo anche la merenda valdostana a pomeriggio inoltrato.. la giornata perfetta!
Super – stra – consigliata!!!!
Ta’

02/04/2001 - Falesia Erna Sorprese


Bella falesia situata a sinistra dell’attacco per la ferrata Gamma 1. Un muraglione grigio verticale, lavorato a tacche e buchetti, “non unto”!!!
Tiri di ogni difficoltà a partire dal 5c, arrampicata splendida anche a vista… Merita!!
Mi piaaaceeee!!
Spittatura decisamente ravvicinata

Ta'