Ph. Klaus Dell'Orto |
Arrivati al Rifugio Bar Bianco, la vetta è là, proprio sopra di noi. Sembra vicinissima, con la sua croce che si erge quasi ad imporsi sopra di noi, formichine con gli assi ai piedi. Sembra, perchè ancora diversi "panettoni di neve" ci separano da essa. Questa gita, relativamente sicura e piuttosto semplice, merita davvero. E poi per noi è la prima powder di quest'anno così povero di neve, e quindi è sempre bello! Non siamo stati gli unici ad avere questa idea, sono infatti parecchi gli scialpinisti che hanno deciso, in questa finestra di bello, di affrontare questa meta.
La vetta ci regala una vista super e ci fa frullare una "malsana" idea per la testa (le idee che virgoletto come malsane sono solitamente le più belle!!!). Davanti a noi si erge il pizzo Olano e lì, la neve, è praticamente intonsa. In salita abbiamo incontrato, per caso, il rifugista del Corte, punto di partenza per la gita all'Olano. Lui e il suo cane... Credo che tra non molto andremo a trovarlo nel suo rifugio.
Ma ora siamo qua, in cima alla Rosetta, e siamo le persone più fortunate del Pianeta. La pelle calda baciata dal sole e una discesa di circa 600 metri, fino al Bar Bianco, che aspetta solo noi.
E si scende, sulla neve tritata e un po' crostosa, ma si scende. Con i quadricipiti che vanno a fuoco, desiderando una birra fresca e ristoratrice. Ma il Bianco è chiuso, lo abbiamo visto salendo! E invece sorpresa, arrivati al Bianco troviamo il proprietario e un suo amico/avventore che, arrivati in motoslitta per preparare il rifugio per la serata di San Valentino, ci dissetano a birra e Genepì. Poteva andare meglio di così !???
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Bar Bianco...i nostri salvatori !!! Ph. Klaus Dell'Orto |