Grado: 6a max
Perché a volte basta un messaggio inviato tramite Facebook a
cambiare tutto. Beh, magari proprio tutto tutto no, ma il fine settimana quello
sì, cambia, eccome se cambia. Ti ritrovi a vivere un’esperienza assolutamente
diversa (e perche no, divertente) e a conoscere persone nuove e probabilmente
anche un po’ speciali in un contesto nel quale mai e poi mai avresti pensato.
Il luogo in questione è la Val Masino: quella piccola perla di granito che, chi
mi conosce lo sa, mi riempie il cuore ed è stata più volte meta dei miei fine
settimana di “fuggi fuggi” dalla quotidianità. Perché fuggire, in Valle, è di una facilità che lascia quasi
sgomenti: sia che cammini, che scali, o che fai una beatissima m…chia, in Valle
ci stai bene comunque. Perché il Mello, in fondo, è sempre più blu!
Questa volta niente prestazioni (e quando mai ne faccio??!!)
ma una giornata a “seguire” (la parola non è piazzata a caso) un’uscita del
corso roccia dei Ragni di Lecco. Perché la vita è così: tre giorni prima il
nome Ragni risuona nella mente come un qualcosa che sta tra l’epico ed il
mitologico: nomi unici ed altisonanti che hanno letteralmente costruito, chiodo
dopo chiodo, staffa su staffa, la storia dell’alpinismo. Poi un messaggio su
Facebook dal Palma che ti chiede con cordialità se vuoi iscriverti al nuovo
canale You Tube dei Ragni e promette tanti bei video e tu che dici “E’ il
destino! Ciao Fabio, tu non lo sai ma tanto prima o poi ti avrei contattato io,
perché sai io scrivo (o ci provo!) e voi, insomma, voi siete i Ragni… non si sa
mai che vi capiti di aver bisogno di qualcuno che vi dia una mano a redigere
qualche articolo, comunicato stampa, ecc… E già che ci siamo ti “caccio lì” via
mail il mio Cv e … cosa chiama cosa, ti
ritrovi a fare da assistente-fotografa e video maker in via. Sarebbe meglio dire ti ritrovi a fare il mulo che
tira la via e fa sicura al fotografo impegnato nelle riprese degli allievi che,
passo dopo passo, sulla delicata aderenza dello Schenun, si preoccupano un po’
di fare anche i modelli)… E che modelli, mentre alternano faccia da panico con sorriso a 32 denti.
Perché scalando è impossibile mentire:
le emozioni affiorano e lasciano il segno. Se poi accanto c’è qualcuno in grado
di coglierle e di fermare l’attimo in un’istantanea, allora non solo vengono
fuori, ma rimangono.“Ma chi hai ripreso fino ad ora?”… “Dobbiamo andare più piano per le riprese?”… “Ma così mi riprendi solo il fondoschiena” (termine aulico!!... che poi chissà non fosse la parte migliore!) … “Ma mi riprendi sempre nei momenti peggiori”… SCALA SCALA E NON PENSARE A COSA TI RIPRENDE!!! Insomma, piccole follie hollywoodiane e tante risate.
Dopo le vie lunghe e qualche tiro di falesia al Remenno, anche le esercitazioni di manovre su roccia: sosta base e calata in corda doppia (che poi è anche il nome di un celeberrifamosissimo blog :P).
E alla fine, da buoni arrampicatori a cui vengono insegnate tutte ma proprio tutte le regole del gioco, una più che meritata birra in compagnia.
Ta’