martedì 4 agosto 2015
04/08/2015 Sulle vette dei 4 Geants della Valle d'Aosta: il progetto di Pablo Criado Toca
Pablo è uno spasso. Non scherzo. Lo conosco davvero poco però, solo a stargli vicino, ti fa passare il morale da livello -2 a +8! Semplicemente perchè ride sempre e prende la vita con entusiasmo, e in questo particolare un po' mi ci riconosco. Ho avuto la fortuna di incontrarlo lo scorso anno, esattamente in questo stesso periodo, in occasione dell'edizione zero di Orobie Ultra Trail. E l'ho rivisto qualche giorno fa, per la prima edizione. Come avrete capito Pablo è un ultratrailer ed è, al momento, tra i dieci migliori runner su scala mondiale. Domenica, al termine di Out e prima che ripartisse per Courmayeur (credo che Pablo sia l'unico cantabrico di Courmayeur), mi ha accennato ad un bel progetto che gli frulla nella testa da qualche tempo e che tenterà di realizzare a brevissimo termine. "Bello", gli ho detto. Oggi mi è arrivata una mail nella quale mi chiede, se posso, di fare un po' di informazione. Detto, fatto!
Nel periodo tra il 9 e il 17 agosto 2015, proverà a salire in stile alpino i 4 quattromila della Valle d’Aosta, concatenandoli a piedi e di corsa. Il progetto è realizzato con la collaborazione della società delle Guide Alpine di Courmayeur, la società delle Guide Alpine di Cervinia e la Fondation Grand Paradis, e naturalmente grazie al team Grivel.
"La corsa in montagna, il trail running, è di moda. Sempre di più lungo i nostri sentieri incontriamo persone che corrono, ma non per questo la montagna va sottovalutata. Correre è molto divertente ma quando si sale a certe quote allora diventa importante affidarsi ai professionisti della montagna.”
La montagna va rispettata in tutti i suoi aspetti per cui a certe quote possiamo tranquillamente correre soli e senza nessun aiuti. Quando si sale, invece, diventa importante affidarsi a chi della montagna ne ha fatto un mestiere. Ad esempio le guide alpine, che conoscono le difficoltà del terreno, della quota e del tempo. Questo è il messaggio che Pablo, con la sua impresa, vorrebbe far passare. Perché non si creino false illusioni, che possano mettere a rischio anche la vita di persone "che prese dall’entusiasmo vogliono emulare fuori classe che riescono a compiere imprese molto difficili grazie proprio al fatto di non essere normali” (oppure, direi io, essere naturalmente portati per una data attività, allenatissimi, consci dei rischi del mestiere e aver fatto del loro "sport" una vocazione!!!).
Domenica 9 Agosto: Partenza da Courmayeur sul percorso dell’Alta Via n°1 fino a Ollomont Oyace. Lunedi 10: Proseguiamo di corsa lungo l’ Alta Via 1 fino al Rifugio Duca degli Abruzzi, sopra Cervinia, dove incontreremo il nostro amico Lucio Trucco, Guida del Cervino. Notte in rifugio. Martedi 11 e Mercoledi 12: Salita il Cervino dal versante italiano e discesa dalla parte svizzera; Plateau Rosa fino ad un rifugio. Sul Lyskamm fino in vetta al Monte Rosa. Discesa su Gressoney. Giovedi 13: Di nuovo Trail , si prosegue lungo l’Alta Via 1, fino Donnas.
Venerdi 14: l’Alta Via 2 fino a Cogne
Sabato 15: Su per la Valnontey di corsa incontriamo la guida di Courmayeur, in stile alpino attraversiamo il Gran Paradiso: sul Ghiacciaio della Tribolazione e poi giù per la via normale, fino a Rhemes Notre Dame.
Domenica 16: Lungo l’Alta Via 2, raggiungiamo Courmayeur e prendiamo il sentiero verso il Rifugio Torino fino a Punta Helbronner.
Lunedi 17: Salita al Monte Bianco, con la guida e discesa su Courmayeur da Punta Helbronner
Il progetto di Pablo, ma soprattutto i concetti che vuole passare (l'importanza della sicurezza in montagna, della non banalizzazione dell'ambiente, del rispetto che merita lo stesso, ecc...), arrivano ora, mentre imperversa la polemica circa il reality girato da ipotetici Vip sul Bianco. Segno del destino? Riflettiamo signori, riflettiamo! Senza perderci in critiche banali del tipo "Simone Moro di qua...le guide che si sono prestate alla cosa di là". Chi lo ha fatto e lo sta facendo poco importa: qualcuno tanto lo avrebbe comunque fatto! La questione, quella vera è: ma dove ci stiamo andando a finire? In un mondo dove tutto è spettacolarizzazione e non c'è più rispetto per nulla, dall'isola alla montagna (poco importa), cosa ne sarà del nostro "una volta splendido" Mondo, fatto di luoghi belli perchè lontani, sperduti, quasi inaccessibili. Fermiamoci a guardare, a guardarci, a riflettere. Fermiamoci anche solo un secondo...
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