Credits: Matteo Mocellin |
"Ho incontrato per la prima volta Maurizio Zanolla su una
pista da sci. Fa ridere, può sembrare assurdo, ma è proprio così. Il Mago, la
leggenda dell’arrampicata, se la volteggiava su due assi da telemark, con tutta
la delicatezza e l’eleganza che contraddistingue questa specialità.
Era il 22
febbraio scorso e Zanolla era stato invitato a presenziare in veste di “special
guest” alla tappa livignese del Land Rover Winter Tour. Io giornalista e
blogger per l’evento, lui ospite speciale. Quando seppi che il personaggio del
mondo della montagna che quel fine settimana avrebbe rappresentato Land Rover sarebbe
stato Manolo, non volevo crederci. La prima domanda, a mio parere lecita, è
stata “Cosa c’entra Manolo con lo sci?”.
In Italia, probabilmente nel mondo, il
suo nome è indissolubilmente legato alla roccia, alla verticalità, al free
solo, agli “appigli ridicoli” e, al massimo, al celeberrimo motto di Sector:
“No Limits”.
Durante
quel fine settimana, invece..."
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