venerdì 20 marzo 2015

Dal Garda al Tirreno... sono curiosa di vedere come va...



Lo vedete quello a sinistra? Quello con la pagaia in mano! Si chiama Antonio Valente, ha 32 anni ed è originario di Foggia. Bresciano di adozione, è uno sportivo a 360 gradi. Fino a maggio 2014 non aveva mai praticato Sup (Stand Up Paddle) e il 13 settembre 2014 ha tentato e portato a termine con successo la prima traversata ufficiale del Lago di Garda con tavola e pagaia. Dalla base della Lega navale di Riva del Garda fino a quella di Desenzano, per 43 chilometri no stop. Tempo previsto per la traversata: 12 ore. Tempo effettivo: circa 11. Ottimo tempo...considerato poi che poco prima della traversata Antonio aveva incrinato una costola in un incidente... di percorso. 
Quando mi ha chiamata per dirmelo mi ha fatto spergiurare di non dirlo a nessuno, fino a impresa compiuta. Ho fatto così, perchè la lealtà è il valore più alto cui fare riferimento, e io ci credo. Certo da giornalista sarebbe stato succulento uscire con una notizia del tipo "tenta la traversata con una costola rotta" e mi avrebbe permesso di ottenere dai giornali il riscontro che invece non ho ottenuto... perchè diciamocelo: uno che si alza tutte le mattine alle 5 per allenarsi, per andare al lavoro alle 8 e per tentare una traversata...non fa notizia! Uno che invece, chi se ne frega cosa ha fatto, la tenta con la costola rotta, allora fa notizia perchè diventa un martire! Ebbene sì, a volte l'informazione fa veramente schifo! Comunque, come dicevo, la lealtà è più importante di una notizia pubblicata o meno. 
Avevo raccontato, in un articolo che pubblico ora e qua, la storia di Antonio.  Vede il video di una competizione di Sup, ne rimane folgorato, senza pensarci due volte si informa dove praticarlo. Scopre così la scuola di Manerba del Garda e conosce il suo presidente, Gianluca Martelli, che lo fa salire per la prima volta sulla tavola. Dopo le prime ore di lezione Antonio rivela il desiderio di compiere la traversata. L’idea entusiasma Martelli, che accetta di allenarlo in acqua. Ovviamente non basta: l’impresa richiede anche un allenamento muscolare specifico e quotidiano, che Antonio affronta insieme al personal trainer bresciano Simone Serrecchia. I ritmi intensi e il lavoro di agente di commercio faticano a coesistere ma lui non molla. Per essere sicuro di poter portare a termine la traversata, ad agosto si sottopone a due allenamenti specifici seguito dai top rider italiani Paolo Marconi e Jacopo Bugatti. Il primo ha all’attivo la circumnavigazione in Sup dell’Isola d’Elba, il secondo detiene il record mondiale su lunga distanza  (dalla Croazia ad Ancona in 22 ore filate).
“Lo faccio per me, per dimostrare ai miei figli che con l’impegno si ottiene quello che si vuole, per far conoscere questo sport che – aveva raccontato  – mi regala pace, senso di libertà e possibilità di scoprire luoghi che altrimenti difficilmente avrei conosciuto”.

Voleva farlo e lo ha fatto. Semplice. diretto. 
Ora il progetto si fa più ambizioso. In programma c'è un'altra traversata, più impegnativa, e anche uno scopo ben preciso. Tante cose sono al momento, ancora per poco, top secret. Stay tuned...

Tatiana Bertera

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