Diff: 6a max.
Al parcheggio del Remenno si dorme bene. Niente luci, nessun rumore. Peccato per quelle brutte scottature sulla schiena, che mi hanno costretta a dormire sul lato o a "pancia in giù"...
Mi sveglio, stropiccio gli occhi, mi stiracchio, butto un occhio al cielo che appare subito grigio. Beh, almeno non piove. Scendo dalla macchina e cerco il "sasso della pipì". Proprio mentre rendo onore la suo nome, sento una pioggerella leggera, quasi una spruzzata di vapore fresco, come le "doccette di Gardaland"...
Guardo sù e lo dico ad alta voce, "pioggia".
Con Raffo decidiamo allora di fare una via corta, a spit e con calate comode (in modo da poter ripiegare su una ritirata strategica super veloce), praticamente attaccata alla strada.
Dopo la colazione al Kundaluna (da provare assolutamente le brioches al cioccolato, dentro c'è una crema simile alla nutella!!!) saliamo verso i Bagni di Masino e ci fermiamo sulla struttura chiamata "El Schenun".
La via più ripetuta di questa parete è senza dubbio la Coda di dinosauro, solcata, però, da una bella colata di acqua. La pioggerella si fa intanto più fitta, ma leggerissima, tanto da non fare in tempo a bagnare i vestiti. Attacchiamo allora l'adiacente "Vietato vietare", a destra della Coda. Un'infilata di spit da seguire a goccia (una goccia anticonformista però, che va dal basso verso l'alto!), con tratti di placca lavorata, qualche vena di quarzo e qualche fessura.
Man mano che saliamo la pioggia si fa sempre più intensa, ma facciamo in tempo a fare comunque le doppie, relativamente asciutti. Riscendiamo a San Martino a farci un caffè al Kundaluna, sono le 11 e ora piove per davvero. Ci accoglie Ketty con un "Ben svegliati"... E noi: "Eh? Ma guarda che noi abbiamo già fatto la via"... Ketty: "Nooo, ma voi che droghe prendete? Guardate che crea dipendenza".
Sì, effettivamente non è stata una gran via, ed effettivamente non era una gran giornata... ma vuoi mettere che soddisfazione indossare il foularino frikkettone?!? :)
Kiss kiss
Ta'