Inizialmente si era parlato di una grigliata... carbonella e diavolina per il barbeque erano già pronte...
Un fine settimana inaspettato, non calcolato, praticamente "in se" fino all'ultimo secondo...
Ma poi la voglia di scalare (o almeno di tentarci) è troppa, unita all'occasione di esplorare un posto a me sconosciuto, e allora via, in Presanella!
Arrivata al Rif. Stavel Denza (2298 mt) ho un po' di mal di testa, ma l'ambiente è spettacolare e sono circondata da paretoni di granito, non altissimi, ma decisamente d'effetto.
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Il panorama che si apre alle spalle del rifugio |
Mentre "un trio" di nuovi amici (Marco il giovane, Andreino e il Vecio) tentano di aprire una nuova via, io e Renzo andiamo a cercarne una che, secondo le indicazioni di Marco, sale proprio su quella "parete là, partendo dalla placca fessurata, fino alla cengia erbosa, per poi seguire l'evidente diedro"....... Ma arrivare all'attacco è una vera odissea: neve fino al bacino, sassi e buconi nei quali sfondiamo, il tutto affrontato con pantaloni estivi e scarpe da ginnastica (il concetto è che ci si aspettava di arrivare sino all'attacco senza la neve, e invece...). Il sole poi scotta, soprattutto la mia "carnagione diafana" in maniera irrimediabile. Arrivati sotto la parete, o meglio quasi sotto, ci sono almeno tre placche fessurate con terrazzi erbosi soprastanti, e diedri che ci paiono evidenti... e non troviamo mezzo spit che ci faccia capire dove sale la via... e la giornata si conclude con una super scottatura al viso e una ritirata.
Gli amici invece apriranno la loro via, composta da 4 tiri e dal tratto in uscita. Però la giornata non è stata sprecata: grande ambiente e grandi possibilità, belle pareti di roccia solida e compatta... una meraviglia!
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La via che cercavo sarebbe dovuta salire qua... ma dove??! |
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La nuova via è stata aperta sul pilastro di sinistra, sopra il ghiaione |
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Anche su questa parete di roccia solida e compatta, salgono due-tre vie |
Il giorno successivo esploro la bella falesia che si trova a due passi dal rifugio, sopra il laghetto, raggiungibile dal sentiero che sale dietro lo Stavel (seguire i bolli una volta passato il laghetto).
Un bel muro di granito lavorato, con tiri più semplici e di placca (sulla destra) e di fessura e decisamente impegnativi (a sinistra).
Ta'